Il Trattato sulle parti di Guido Bonatti
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Miei cari Amici,
vorrei proporvi una importante riflessione: ho avuto modo di constatare, nell’ambito dell’Astrologia Finanziaria, che esiste un problema tangibile, che condiziona non di rado l’interpretazione: le fonti. I testi più conosciuti appartengono ad autori che hanno scritto (o altri che ne riportano le osservazioni) in lingua straniera e/o antica. Si creano cosi polemiche che raggiungono i toni di vere e proprie diatribe, legate all’attribuzione di un concetto o di una teoria e alla loro descrizione, che raggiungono in alcuni contesti il dono di una narrazione fantasiosa.
Ho pensato, quindi, di proporvi una serie di contributi che vi saranno utili per poter ampliare la conoscenza, astrologica e culturale, ciò che non guasta mai. Anni fa mi occupai, per la casa editrice Meb, della revisione di un testo davvero magnifico, di Robert Zoller, Le chiavi perdute della predizione. Mi occupai in particolare, per la pubblicazione rivolta al pubblico italiano, della prefazione.
L’autore, studioso instancabile della nostra disciplina, riporta una sintesi del Trattato ‘Liber Astronomiae’ di Guido Bonatti sulle Parti. Diversi autori, italiani e stranieri, hanno fatto riferimento, nelle loro osservazioni astrologiche in campo finanziario, a Zoller. Il testo tratta in modo molto ampio il tema delle Parti: il fondamento metafisico delle Parti; come si usano le Parti e la loro applicazione nell’Astrologia genetliaca, Sinastrica, Oraria, Mondiale; oltre a Profezioni e Sorti. Trovate qui di seguito una parte che considero utile dal citato Trattato di medioevale di buona memoria. Nella nota iniziale alla traduzione, Zoller scrive: ‘ho pensato che fosse importante non correggere il materiale originale, in modo che esso riflettesse il più fedelmente possibile il pensiero e la pratica dell’astrologo medioevale.' Un ottimo punto di partenza, per chi desideri approfondire in modo coscienzioso un campo, quello astrologico, che si affianca a Meteorologia, Astronomia, lettura esoterica dei simboli.
Buona lettura, Grazia Mirti
Il Trattato sulle parti di Guido Bonatti
Nota alla traduzione. Ciò che segue è la mia traduzione del trattato di Bonatti sulle parti, il quale costituiva in origine una sezione del suo Liber astronomiae. Il trattato consiste di diciannove capitoli, che chiamerò ‘sezioni’, per evitare di confonderli con i capitoli di questo libro. La versione originale da me usata è l’edizione di Basilea del 1550, la traduzione riguarda la seconda parte della sua esposizione sulle Rivoluzioni degli Anni del Mondo, la quale costituisce la quarta parte del lavoro e comprende la colonne 616-664. Lo stile di Bonatti è spesso prolisso e, all’inizio, un po’ sconnesso. Ai suoi tempi non si usava tanto rivedere il testo così come lo si fa oggi, e ciò traspare dalla traduzione, specialmente all’inizio, dove Bonatti giustappone i propri commenti sulle parti a quelli di Albumassar, e alla fine, dove egli fa la stessa cosa con le opinioni di Alchabitius. Sembra che il lavoro sia stato dettato agli studenti di Bonatti, o perlomeno scritto come se si trattasse di una serie di lezioni orali (cosa piuttosto frequente durante il Medioevo). Tuttavia, sebbene ciò richieda la massima attenzione da parte del lettore, ho pensato che fosse importante non correggere quasi il materiale, in modo che esso riflettesse il più fedelmente possibile il pensiero e la pratica dell’astrologo medievale.
Della proiezione delle parti e del loro significato. Si prenderanno innanzitutto in considerazione alcune cose che riguardano tutto il lavoro: gli antichi consideravano l’estrazione delle parti utile, idonea e nel contempo estremamente opportuna; essa si occupa di argomenti di cui si parla nelle rivoluzioni degli anni. Queste cose accadono spesso nel lavoro astronomico, e l’artista laborioso ne trarrà un gran beneficio. Albumassar ha detto che l'estrazione delle parti viene fatta per due ragioni. Una è quando un pianeta si congiunge ad un altro o quando ne è separato da una distanza percettibile. Tale pianeta acquisisce un significato benefico o malefico perché un pianeta indica una cosa quando si approssima ad un altro pianeta, un’altra quando è ad esso congiunto ed un’altra ancora quando si allontana e se ne separa. I pianeti denotano alcune cose per loro stessa natura, alcune cose per accidente, alcune cose secondo il più, altre cose secondo l’uguale. Ora, se due pianeti significano una stessa cosa e uno è considerato più forte perché è più forte per natura, potere o dignità; o perché è diurno mentre l’altro è notturno; o perché è Almutem (governatore) di quella parte o è il pianeta che significa l’inizio, mentre l’altro significa la fine; o perché è forte per qualche ragione o è il più dignificato, allora è quello da preferirsi, come si vede nell’estrazione della parte del padre, che è significato egualmente dal Sole e da Saturno. Tuttavia, di giorno partiamo dal Sole, perché di giorno Saturno non è altrettanto forte. Infatti, il Sole significa luminosità e splendore e si rallegra di (queste) cose. Ma Saturno significa oscurità e buio e si rallegra delle cose che sono contrarie a quelle suddette. Si comprendano in maniera simile gli altri argomenti quando saranno esaminati nel luogo e nel momento appropriato. L’estrazione delle parti si può fare in un altro modo. Se ci sono due o tre significatori che indicano un’unica cosa, e se ognuno è di egual virtù, o se uno è più valido o più forte dell’altro. Albumassar dice che vi è una ‘similarità’ di significato, e l’estrazione delle parti si rende necessaria per risolvere la questione.
Definizione di Estrazione delle Parti. L’estrazione delle parti è la conoscenza della Longitudine che separa due significatori che significano per natura un’unica cosa. Ma l’effetto della parte non sarebbe ben noto se non si considerasse un terzo (significatore), cioè uno che significhi per natura ciò per cui si estrae la parte. Il pianeta di partenza è detto primo significatore della cosa. L’altro è il secondo, e questi due vengono detti immobili. Il terzo significatore viene chiamato ‘colui dal quale parte la proiezione dei gradi che separano i primi due significatori naturali’; questo terzo cosignificatore può essere il signore dell’Ascendente o il signore di un’altra Casa (o cuspide di una Casa) dal quale parte la proiezione dei gradi, ed è mobile, come si spiegherà nel luogo appropriato. E a causa di ciò vien detto: ‘prendete ciò che si trova fra questo pianeta e quello e sommatelo al grado dell’Ascendente e proiettatelo dall’Ascendente, o dal tale posto, verso un altro posto, o da un pianeta all’altro, attribuendo ad ogni Segno 30 gradi, secondo i gradi uguali, e ovunque arrivi il numero (ricavato dall’addizione di cui sopra), quello è il luogo della parte.’
Perché si estraggono le parti. Ciò veniva fatto in due modi e per tre ragioni. La prima ragione era affinché si potesse sapere cosa si doveva giudicare nel bene o nel male. Ciò veniva significato dal signore del Segno in cui veniva a cadere la parte, qualunque fosse il punto di partenza della proiezione della parte, Ascendente o altro. La seconda ragione è perché l’Ascendente significa i corpi e gli inizi di tutte le cose, sebbene (a volte) la proiezione avvenga da un pianeta o da un altro luogo, poiché quel pianeta o quel luogo ha la stessa natura o costituzione del luogo della parte. Albumassar ha detto che poiché l’Ascendente o un’altra Casa del cerchio (dai quali si proietta la Longitudine che separa i due significatori naturali) cambia ogni ora, il terzo significatore vien detto mobile per quanto riguarda il suo significato. Inoltre, con le parti vengono usati i gradi uguali, dato che le parti si muovono secondo l’asse dell’Eclittica, e l’Ascendente viene considerato a seconda del grado del circolo dell’Eclittica, e i gradi dell’Eclittica sono uguali. Albumassar diceva: ‘Perciò un pianeta è in tale Segno e tale grado e l’Ascendente è a tal grado di tale Segno.’ Egli diceva anche si si parla dell’insieme a seconda dei gradi uguali dell’Eclittica. Egli diceva che i gradi d’ascensione provengono dai gradi del circolo che divide e circonda l’Eclittica e che detto circolo muove l’Eclittica e gli altri circoli. Albumassar ha anche detto che gli antichi Babilonesi ed Egiziani, e altri ancora, usavano novantasette parti, come si vede dai loro libri.
Tre metodo per la proiezione delle parti. Vi sono tre metodi per proiettare le parti. Il primo di questi è la proiezione delle sette parti dei sette pianeti. Il secondo consiste delle parti delle dodici Case. Il terzo è costituito da parti di altre cose di cui non si fa menzione né commento nelle dodici Case, e che tuttavia sono necessarie in certi luoghi, sia nelle rivoluzioni che nei temi natali. Il primo metodo comprende sette lezioni, il secondo dodici e il terzo dieci. Ma prima di tutto si devono studiare le parti dei sette pianeti.
Albumassar ha detto: ‘Sappi che una parte viene sempre estratta da due significatori, i quali simboleggiano per natura la questione per la quale si fa l’estrazione.’
Infatti quando due pianeti significano per loro natura un’unica cosa e concordano nella durate degli effetti o in altre qualità, l’estrazione della parte dovrebbe iniziare a partire dal pianeta più forte, come si è detto a proposito del Sole e di Saturno, che sono uguali nel fatto di significare il padre ed hanno la medesima durata. Tuttavia, l’estrazione della parte del padre inizia dal Sole, per via delle ragioni sopra descritte. E se i due pianeti hanno uguale significato, così come è stato detto a proposito del Sole e di Saturno, che sono uguali nel fatto di significare il padre ed hanno la medesima durata. Tuttavia, l’estrazione della parte del padre inizia dal Sole, per via delle ragioni sopra descritte. E se i due pianeti hanno eguale significato, così come è stato detto, ma uno è diurno e l’altro notturno, nei temi diurni l’estrazione della parte prende il via dal pianeta diurno, perché in quel caso il giorno prevale sulla notte e dev’esserle preferito. Ma di notte si comincia dal pianeta notturno, a causa dell’eguaglianza di significato con il pianeta diurno. Ad esempio, l’estrazione della pars fortunae viene ricavata dai luminari, i quali, come dicevano gli antichi, hanno uguale forza nel bene. Ma poiché il Sole è il benefico diurno, di giorno si comincia dal Sole; poiché al contrario la Luna è il benefico notturno, di notte si comincia dalla Luna. Questa parte viene preferita a tutte le altre parti così come i luminari vengono preferiti alle altre stelle. E questa parte contiene le altre parti proprio come i luminari contengono tutte le altre stelle. Analogamente, il Sole brilla più di tutte le altre stelle e vien detto luminare diurno, perché il giorno è provocato dal suo sorgere e viene levato e cambiato in notte dal suo tramontare. Il Sole significa la vita naturale, mentre la Luna è il luminare della notte e la significatrice benefica dei corsi e di tutte le cose, così come è stato detto altrove.
Porterò un esempio di estrazione della pars fortunae.
Mettiamo che il Sole sia a 12 gradi e 5 minuti della Vergine, e mettiamo che la questione sulla quale volete estrarre la pars fortunae sia diurna. Ora si deve sottrarre il luogo del Sole dal luogo della Luna: rimarranno quattro Segni? Poniamo che l’Ascendente si trovi a 5 gradi e 5 minuti del suo Segno. Cominciate a proiettare dall’inizio di quel medesimo Segno (in gradi uguali), assegnando 30 gradi ad ogni Segno, e là dove arriva la cifra si trova il luogo di questa parte. D’altro canto, di notte (cioè in un tema notturno), si sottrae il luogo della Luna da quello del Sole e si somma il risultato al grado del segno dell’Ascendente, proiettandolo dall’Ascendente, e ovunque arrivi la cifra, là si trova la pars fortunae. Tuttavia, se entrambi i luminari si trovano allo stesso grado, la pars fortunae si troverà nel grado e nel minuto dell’Ascendente. Questa parte significa la vita, il corpo ed anche la sua anima, la sua forza, la sua fortuna, sostanza e guadagno, vale a dire la ricchezza e la povertà, l’oro e l’argento, la pesantezza o la leggerezza delle cose comprate al mercato, le lodi e la buona reputazione, gli onori e i riconoscimenti, il bene e il male, il presente e il futuro, ciò che è nascosto e ciò che è palese; essa ha significazione su tutto. Serve di più ai ricchi e ai magnati che agli altri. Tuttavia, essa ha significato per ogni persona a seconda della condizione di ognuna di queste cose. E se questa parte e i luminari sono ben disposti nei temi natali o nelle rivoluzioni, ne verrà sicuramente del bene. Questa parte vien detta parte della Luna o Ascendente della Luna, e significa la fortuna.
Albumassar ha detto che quando l’ora del giorno appena passata viene moltiplicata per le parti delle ore del giorno e il risultato viene proiettato dal luogo della Luna in gradi uguali, esso cade sulla pars fortunae o vicino ad essa. E se uno dei significatori è più forte dell’altro nel luogo della parte, la parte prenderà il via da quello più forte, sia di notte che di giorno. Se, tuttavia, il significato deriva dal Segno e dal suo signore, inizierà piuttosto dal signore del Segno verso il grado del Segno, giacché il significato del Segno è rafforzato dal significato del pianeta. Ma se succede che il Segno è più forte nel significato, si comincerà dal Segno e dall’Ascendente, o qualche altro luogo del cerchio verso cui si fa la proiezione ne sarà partecipe. Questo punto verrà esaminato più ampiamente e con maggior evidenza e chiarezza in seguito, quando si parlerà delle parti delle dodici Case e delle derrate, con ciò che succede ad ognuna di queste parti, così come vedremo parlandone, Dio permettendo.
Della Pars Futurorum (Parte delle Cose Future), che viene detta Pars Solis (Parte del Sole): Dopo la parte della fortuna, che è superiore a tutte le altre in forza e in fortuna, si dovrebbe parlare della parte delle cose future o pars futurorum, che vien detta pars solis. Questa segue immediatamente la parte della fortuna in quanto a valore, ed è superiore a tutte le altre, sebbene alcuni astrologi se ne occupino poco; ma questo non mi sembra coerente, dato che tutti i sapienti la considerano estremamente utile per questo lavoro. Questa parte viene estratta in maniera contraria a quella della pars fortunae, vale a dire, sottraendo il giorno del Sole dalla Luna e di notte la Luna dal Sole; così, la pars futurorum si ha sottraendo di giorno la Luna dal Sole e di notte il Sole dalla Luna, e ciò si somma al grado del Segno Ascendente e viene proiettato dall’inizio del Segno Ascendente, assegnando 30 gradi uguali ad ogni Segno. E dove arriva la cifra, là si trova la parte. Le parti dei luminari precedono le parti degli altri pianeti. Tutte le cose si originano dalla generazione e dalla corruzione. L’interazione del Sole e della Luna causa la generazione. La corruzione è provocata dal moto dei pianeti, tuttavia, le operazioni causate dagli altri pianeti non appaiono in modo tanto palese, né sembrano così simili a quelle provocate dai luminari.
La pars futurorum denota l’anima e il corpo dopo la pars fortunae e la qualità di questi, nonché la fede, la profezia, la religione e la cultura divina; i segreti, le riflessioni, le intenzioni, le cose nascoste e tutto ciò che è assente; la cortesia e la liberalità, le lodi, la buona reputazione, il caldo e il freddo. E Albumassar ha detto che i significati della pars fortunae e della pars futurorum appaiono più evidenti sulle cose che sono assenti e future che su quelle presenti. Esse permettono di saperne di più sull’inizio delle opere e sulle rivoluzioni annuali, sia nei temi mondiali che in quelli natali. Egli ha anche detto che i significati della pars fortunae appaiono più evidenti durante il giorno, mentre i significati della pars futurorum sono più palesi durante la notte. E sebbene i mutamenti e le alterazioni appaiano al tempo dovuto in seguito agli spostamenti dei pianeti da un Segno ad un altro, e sebbene essi causino le generazioni e la corruzioni e in forza di ciò vi sia vita negli animali e nelle altre cose vegetali e per la stessa ragione essi distruggano e corrompano le cose generate, tuttavia i luminari operano su queste (cose generanti, sublunari) in maniera più manifesta e sensibile di tutti gli altri pianeti, e di conseguenza queste due parti lavorano in maniera più ampia delle altre sia nel bene che nel male. E i loro significati sono simili a quelli dei luminari.
Della parte pesante che viene chiamata Pars Saturni (Parte di Saturno): la pars Saturni, che i saggi chiavano parte pesante a causa delle questioni serie e gravose da essa significate, si calcola di giorno sottraendo Saturno alla parte della fortuna, e di notte facendo il contrario, e proiettando il risultato dell’Ascendente, assegnando 30 gradi uguali ad ogni Segno, e dove arriva la cifra dei gradi e dei minuti, là si trova la parte. I suoi significati sono i seguenti: la memoria, la profondità della mente e la prudenza; la fede, la religione e la moderazione in quelle cose; la costanza e la perseveranza. Essa significa una cosa che è perita o è stata perduta o rubata, oppure qualcuno che è fuggito o è stato sommerso dal mare o da un fiume o è caduto in un pozzo o luogo simile, oppure è stato ucciso; significa anche la condizione del morto, ovvero di che morte il soggetto può morire o morirà. Significa la condizione delle terre e la condizione dei raccolti di altre terre e le cose che crescono dalla terra, significa anche le redità, soprattutto quelle comprate. Significa le costruzioni pesanti e in particolare modo quelle che non si elevano di molto sopra il terreno, gli scavi, i cumuli di terra e il loro trasporto verso l’alto, la produzione delle acque e simili. Significa invero l’avarizia e la punizione dei miserabili fino a suscitare la pietà dei viventi; significa le lodi e la disgrazia. Significa la vecchiaia e il processo temporale che porta all’invecchiamento, nonché tutto ciò che è stato conquistato, incarcerato o messo in prigione, nonché la liberazione dalla prigione o dal confino.
Della Parte di Giove, che viene detta Parte della Felicità. La parte di Giove, che i filosofi chiamano parte della felicità e dell’aiuto, viene estratta di giorno sottraendo la pars futurorum, che significa la fortuna, da Giove, che significa la felicità e l’aiuto, e di notte il contrario, e proiettando il risultato dall’Ascendente. Il suo significato riguarda l’onere e il conseguimento delle cose, la vittoria, l’aiuto, la felicità e la bontà. Anche la fine lodevole di tutte le cose e la richiesta della fede o il suo conseguimento e ciò che è la natura di questa, nonché la credenza in Dio, lo zelo di ogni buona opera, la scelta di essa o della giustizia o del giusto giudizio fra gli uomini. Anche gli edifici per il culto, e significa inoltre la saggezza e i sapienti e la sublimità della sapienza. Anche la fiducia, la fede e tutte le cose buone da cui gli uomini traggono godimento, nonché la partecipazione mutua del bene.
Della Parte di Marte o Pars Martis, che viene chiamata parte dell’audacia: La pars Martis, che gli antichi chiamavano parte dell’audacia, si calcola di giorno sottraendo Marte alla pars fortunae e facendo il contrario di notte, proiettando quindi il risultato dell’Ascendente. I suoi significati sono questi: la disposizione degli eserciti, delle guerre e delle battaglie, il valore e l’acutezza dell’animo, nonché la determinazione, la capacità di prevedere e la grandezza di cuore con l’impulsività e la fretta; significa anche l’incesto lascivo ottenuto con l’astuzia e la seduzione.
Della Parte di Venere o Pars Veneris, che viene detta parte dell’amore e della concordia. La pars Veneris, che viene chiamata parte dell’amore e della concordia, si calcola di giorno sottraendo alla pars fortunae e facendo il contrario di notte, per poi proiettare il risultato dell’Ascendente. I suoi significati sono i seguenti: il piacere, i desideri e i bisogni sensuali e la loro coltivazione lecita o illecita; le cose amate dalle persone sensuali e quelle di cui queste godono e che vengono desiderate dalla loro anima, le unioni e tutte le cose che riguardano l’inclinazione al coito e il piacere derivante dai giochi e dalle gioie e dal diletto.
Della Parte di Mercurio o Pars Mercurii, che viene chiamata parte della povertà e dell’intelletto ordinario. La pars Mercurii, che viene detta pure parte della povertà o dell’intelletto ordinario, si calcola di giorno sottraendo la pars futurorum dalla pars fortunae e facendo il contrario di notte, per poi proiettare il risultato dell’Ascendente. Essa significa la povertà e la meschinità dell’intelligenza e dell’intelletto; significa inoltre la guerra, la paura, l’odio, le dispute, le ferite e la rabbia nell’ora delle ferite e i nemici. Significa i negoziati, le compravendite, nonché le riflessioni e l’intelligenza, l’astuzia e gli scritti, i numeri e le attività dell’Astronomia e delle diverse scienze.
Questo è il metodo per estrarre le parti dei sette pianeti, e le cose summenzionate corrispondono ai loro significati. Ragion per cui si estrae una parte riguardante uno dei significatori suddetti e la si proietta in un qualsiasi tema, si giudichino i suoi significati buoni o cattivi a seconda della sua congiunzione o di quella del suo signore con i pianeti o con i loro aspetti. Ne’ desidero esporvi le diversità di opinioni degli antichi perché questo metodo è più corretto di quelli conservati dai nostri rispettabilissimi predecessori Ermete, Guellius e Albumassar, i quali erano il fior fiore dei Latini, sebbene essi ed i loro discepoli abbiano studiato ad Atene, dove prosperavano allora gli studi. Ma gli altri significatori delle parti verranno esaminati in seguito nei luoghi e nei capitoli appropriati, Dio permettendo.
Roberto Zoller, Le chiavi perdute della predizione, MEB, 1990